Noi e il mistero dell’esistenza tra guerre e pace

Intenso laboratorio di cittadinanza attiva svoltosi tra maggio e giugno

Il laboratorio interdisciplinare, inserito nel più articolato progetto “Pace e diritti” alla voce “Anche ad essere si impara”, si è realizzato da febbraio a giugno, prevalentemente nella sala lettura della Biblioteca d’Istituto, coniugando le attività della Biblioteca, del progetto “Solidarietà e volontariato” e del progetto “Pace e diritti…”

Ha coinvolto nove ragazze di classi quarte e due insegnanti.

Gli obiettivi erano quelli di conoscere testi ed esperienze che permettessero una riflessione critica sul tema della guerra (e della necessità di costruire la pace), ma anche di stimolare la creatività personale in vari ambiti, di creare un clima di dialogo e di confronto tra i partecipanti e di passare dalle parole alle azioni, sviluppando quindi competenze sociali. Per questo il percorso può essere inteso come un vero e proprio laboratorio di cittadinanza attiva.

Si è partiti dalla lettura corale di un testo antico (Le Troiane di Euripide) su cui le ragazze hanno riflettuto e dibattuto in gruppo, mettendo poi in campo anche le proprie competenze personali (creatività e pensiero simbolico nella realizzazione di un disegno sul tema della tragedia). Si è poi passati alla proposta di brani scelti o di video per stimolare la riflessione e la discussione in gruppo; ogni studentessa ha poi scelto uno o più libri da leggere in autonomia. L’incontro “Arte in viaggio” con Aida Talliente e Micol Sperandio,  rappresentanti dell’associazione culturale “La carovana artistica”, ha permesso di conoscere un altro modo di entrare in dialogo con l’altro e di comprendere l’impatto che il lavoro artistico ha sulle persone in contesti complessi: popolazioni indigene, comunità sperdute, campi profughi, zone di guerra.

L’ Arte, infatti, può diventare strumento di relazione, cura e riconciliazione, permettendo anche di superare i confini sia geografici che quelli presenti tra gli esseri umani.

Il percorso si è concluso con la proposta di un viaggio ad Assisi, città della pace, che ha offerto sia visite culturali sia la possibilità di un’esperienza pratica di service learning realizzata con il FAI presso il Bosco di San Francesco (cura del verde e accoglienza visitatori) sia  con la Caritas presso l’Emporio Sette Ceste di S. Maria degli Angeli (controllo scadenze prodotti, preparazione di spese e distribuzione agli assistiti). L’accoglienza ricevuta in ogni luogo e attività svolta ha reso questo viaggio particolarmente bello e toccante.

 

Alcune riflessioni delle studentesse:

La partecipazione a questo laboratorio è stata un’esperienza davvero arricchente e speciale. Ogni momento trascorso insieme è stato significativo… Sono rimasta profondamente impressionata dal clima che si è creato durante gli incontri, un ambiente sereno e armonioso, dove ciascuna di noi poteva esprimersi senza timore di essere giudicata, consapevole che qualcuno ascoltava con autentico interesse. Particolarmente speciale è stato l’incontro con Aida e Micol. Ho percepito tutta la passione e l’impegno che hanno messo nelle loro attività… Sentire le loro esperienze mi ha riempito il cuore di gioia e ha rafforzato in me il desiderio di partecipare in futuro a una di queste missioni che cambiano la vita (Martina)

Il laboratorio è stata un’ottima occasione per riavvicinarmi alla lettura. È stata inoltre fondamentale la parte artistica e comprendere, attraverso i diversi disegni, come ognuna abbia interpretato la lettura de “Le troiane”. Sono stati toccanti i momenti di condivisione anche perché mi sono sentita libera di esprimermi, consapevole che chi avevo attorno a me aveva interesse nell’ascoltare senza giudizio. Ognuna di noi si è resa portavoce dei concetti di pace e guerra spiegati all’interno dei libri letti. È stato interessante scoprire diverse definizioni e rappresentazioni di quelli che a noi sembrano solo termini opposti…  In un mondo in cui accadono crudeltà e ingiustizie che sembrano irreparabili, il progetto raccontato da Aida e Micol testimonia che si può agire e essere portatori di bellezza. Ascoltare storie come queste mi aiutano a rifocalizzarmi sui miei obiettivi e desideri. In futuro vorrei partecipare a una di queste missioni per rendermi davvero testimone di pace (Annalisa).

Il percorso che abbiamo vissuto è stato per me estremamente motivante: la condivisione di libri, disegni e, forse l’aspetto che mi è rimasto maggiormente impresso, la lettura del brano delle Troiane mi hanno portata a riflettere su tematiche importanti e attuali in maniera completamente attiva. La possibilità di creare insieme il nostro percorso e il confronto continuo in gruppo hanno aumentato la positività degli incontri caratterizzati sempre da un clima sereno. L’esperienza di Assisi è stata la conclusione migliore per il percorso da noi vissuto durante l’anno: la possibilità di farsi ispirare da figure di pace caratterizzate da una fede sconfinata come San Francesco e Santa Chiara lasciandosi coinvolgere dai luoghi in cui loro stessi hanno vissuto è stata un’occasione unica. In aggiunta a questo unire l’incontro con le realtà di volontariato e coloro che ne fanno parte mi ha arricchita personalmente moltissimo. Nello specifico il servizio che abbiamo svolto nell’Emporio delle sette ceste mi ha particolarmente colpita: il mio compito era relativo allo smistamento degli alimenti giunti lì. Tra questi c’erano molti scatoloni provenienti dal Banco Alimentare: essendo un’esperienza che ho svolto lo scorso novembre mi ha fatto molto effetto vedere “dall’altra parte” il viaggio che hanno fatto questi alimenti inscatolati da volontari come me…. l’opera del Terzo Paradiso  mi ha lasciato sia un ricordo di perfetta armonia e appunto pace sia un sentimento di meraviglia nei confronti di questa realtà così maestosa e ricca di significato che ha assunto ancora più valore alla luce di quanto condiviso con il gruppo. (Elisabetta)

Mi ha fatto riflettere su vari aspetti: la tragicità delle guerre, la natura del male (riferito al libro di Hannah Arendt), l’importanza del volontariato e dell’impegno sociale e la connessione che può esserci tra un testo e la vita di tutti i giorni… il laboratorio non solo sensibilizza sulla realtà devastante della guerra e sulla necessità della pace, ma incoraggia anche ognuno di noi ad un pensiero critico e un impegno attivo, promuovendo valori di empatia, responsabilità e solidarietà (Lisa)

Ci siamo sempre rispettate e abbiamo sempre rispettato le idee altrui.. (Noemi)

… è stato possibile avere anche un confronto faccia a faccia con le mie compagne su una tematica importante come la guerra, che ad oggi purtroppo non sembra toccarci particolarmente. (Beatrice)

Ci sono delle cose che abbiamo visto e sentito che non dimenticherò mai e che hanno ampliato i miei orizzonti e mi hanno permesso di avere profonde conversazioni su temi che prima non avevo mai esplorato … mi ha fatto pensare a quali siano effettivamente le dinamiche della guerra e di come essa non sia un combattimento tra uomini, ma tra poteri che vogliono sovvertirsi e sorpassarsi l’un l’altro. (Arianna)