Le strade della memoria

Si è concluso in questi giorni il progetto interscolastico “Le strade della memoria”, che ha visto coinvolti studenti e studentesse del nostro liceo.

Il progetto interscolastico “Le strade della memoria” ha visto coinvolti oltre 80 tra studenti e studentesse del liceo “Marinelli”, del liceo “Copernico” e dell’Istituto Tecnico “Marinoni”. Il percorso, finanziato interamente dalla Regione FVG nell’ambito delle iniziative legate al Giorno del Ricordo, ha previsto attività di formazione, esperienza sul campo e condivisione in gruppo sul tema della “complessa vicenda del confine orientale”.

Ragazzi e ragazze delle scuole interessate hanno avuto occasione di riflettere criticamente, adottando un’ottica di lavoro interdisciplinare, su quanto i confini tracciati dalla guerra, dalla violenza e dalla politica, abbiano inciso profondamente sulla vita dei singoli e dei popoli. Le attività di formazione, curate dall’associazione goriziana “47/04”, hanno spinto i partecipanti a inquadrare una stagione molto complessa della nostra storia, leggendo in particolare i segni che essa ha lasciato sul nostro territorio sotto forma di luoghi della memoria. Le visite guidate, poi, a luoghi simbolici – Caporetto (col museo della Grande Guerra, l’Ossario edificato in epoca fascista e alcuni ambiti teatro della Dodicesima battaglia dell’Isonzo), Gorizia e Nova Gorica (con le strade, le piazze e i parchi cittadini, piazza Vittoria, piazza Transalpina, i musei del contrabbando e del lasciapassare) e Basovizza/Bazovica (col monumento nazionale alla foiba e il vicino monumento ai fucilati sloveni del 1930) – le visite guidate, dunque, hanno consentito a tutti di prendere contatto con ambienti specifici carichi di storia.

Il momento conclusivo ha visto infine la condivisione dell’esperienza – una sorta di opportuna “messa a terra” – in occasione della quale, lavorando in gruppi misti, studenti e studentesse hanno proposto con molta creatività nuove e più inclusive didascalie per i luoghi della memoria visitati e ne hanno progettati di nuovi, capaci di fare sintesi delle opposte visioni e tendenze politiche e ideologiche. Alcuni hanno proposto un nuovo sentiero “degli echi nascosti” che congiunga le trincee dimenticate sui due fronti attorno a Caporetto, altri una targa che ricordi la “domenica delle scope” del 13 agosto 1950, altri ancora un monumento che faccia memoria dei cittadini goriziani che nelle turbolente giornate del maggio ’45 decisero di non schierarsi. Idee da mettere a disposizione di quanti lavoreranno per il grande evento del 2025 che vedrà Gorizia e Nova Gorica insieme come capitali europee della cultura.

Un ringraziamento particolare va agli staff dei rispettivi istituti scolastici che hanno coordinato l’iniziativa, all’associazione “47/04” che ha gestito il percorso e guidato le varie attività, alle dirigenze delle scuole, che hanno messo a disposizione gli spazi d’incontro.

Immagine in evidenza: foto di gruppo davanti alla stazione della Transalpina, sul confine tra Gorizia e Nova Gorica

Una veduta dell’alta valle dell’Isonzo, teatro della “battaglia di Caporetto” dal Tempio Ossario

Foto di gruppo con studenti di Copernico, Marinoni e Marinelli nei pressi della passerella sull’Isonzo a due passi da Caporetto;

Lavori di gruppo conclusivi nell’aula magna del Copernico