Giovedì 17 ottobre il Marinelli ha ospitato la giornalista Pamela Ferlin, che ha presentato il suo romanzo “In questa notte afgana”. Durante l’incontro l’autrice ha condiviso la sua passione per le storie vere e documentate che diventano il filo conduttore narrativo per parlare di questioni di politica mondiale e di attualità. Nella fattispecie l’autrice ha preso spunto dalla storia di due ragazze afgane che, attraverso l’indipendenza data dallo studio, quindi dalla conoscenza, si immaginano un destino di libertà, negata però con l’avvento dei talebani al governo. Il racconto parla di speranza, di resilienza, di lotta per i propri diritti, e sottolinea quanto diritti e libertà siano tutt’altro che scontati. Le vicende delle due protagoniste ripercorrono i momenti salienti dell’ascesa dell’estremismo al potere, offrendo alla giornalista l’occasione per fare dei parallelismi tra una società democratica e quella autoritaria. Il racconto, prevalentemente al femminile, sottolinea quanto anche le figure più fragili possano operare grandi rivoluzioni. Lo studio e la conoscenza affrancano le persone da gioghi politici ed economici, ma portano a inevitabili confronti e prese di coscienza. Un aiuto all’emancipazione e alla speranza della riconquista dei propri diritti avviene anche attraverso i social media, ai quali le persone in stato di costrizione coraggiosamente affidano le proprie storie, racconti che arrivano a noi e che i professionisti come la scrittrice Ferlin raccolgono e rendono accessibile a una platea più ampia, stimolando riflessioni, nella speranza che un’empatia con i popoli oppressi favorisca un ritorno ad una vita più degna. A fine incontro l’autrice si è resa disponibile a rispondere alle molteplici domande dei ragazzi e si è detta contenta dell’interesse suscitato dalla storia che ha raccontato.
Maximilian Karol Nicholas Piol di 5A
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