
Gli ErasmusClub trasformati in redazioni giornalistiche per riflettere sulle festività nazionali dei diversi paesi. Le delegazioni nazionali che si intervistano a vicenda sulla percezione delle rispettive celebrazioni patriottiche. I gruppi che ragionano sulla possibilità di accordarsi su una festività unica per i cittadini europei.
Questi, in sintesi, i contenuti del “Marathon Journal”, originale attività inserita nel progetto MEMEUROPE/Erasmus+, di cui il “Marinelli” è scuola capofila. Nel corso di una “lunga mattinata” la quindicina di studenti e studentesse che compongono l’ErasmusClub di casa nostra, suddivisi in piccoli gruppi, hanno realizzato alcuni opuscoli sul rapporto tra le feste nazionali e i luoghi della memoria. Quanto valgono a livello collettivo il 14 luglio per i francesi, il 25 giugno per gli sloveni o il 12 ottobre per gli spagnoli? Che cosa accade in quelle giornate, quali celebrazioni vengono organizzate, come si festeggia nelle scuole e nelle famiglie?
Dopo il “lancio” comune a inizio giornata - martedì 22 marzo scorso - le delegazioni si sono incontrate virtualmente per indagare sulle rispettive festività: gli italiani, ad esempio, hanno intervistato i francesi sulla percezione e i simboli legati al 14 luglio; e sono stati poi intervistati dagli spagnoli sul nostro 25 aprile. Hanno scoperto così che le giovani generazioni francesi sono forse meno “calde” sul tema patriottico di quanto poteva accadere un tempo, che per loro la memoria della presa della Bastiglia è spesso solo una festa “di città”, dove si svolgono le parate militari e gli spettacoli pirotecnici. Questo ha aiutato anche gli italiani a riflettere sulla loro percezione del 25 aprile: è una festa di tutti? ci ricordiamo che cosa celebra? la viviamo come un’altra qualsiasi festività oppure no?
Ultima questione, l’Europa. Molti ragazzi hanno scoperto che il 9 maggio si dovrebbe celebrare la Festa dell’Europa. Ma quanti cittadini europei ne sono davvero a conoscenza? E perché sono così pochi? Si può fare qualcosa per promuoverla, magari iniziative pubbliche o scolastiche che coinvolgano un grande numero di persone? L’Europa ha molto bisogno di essere custodita: è ancora un’idea che cammina sulle gambe di pochi. Progetti come Memeurope sono fondamentali per la costruzione di un’identità condivisa.
Ecco un'immagine del gruppo estone.