
Sabato 11 giugno gli spazi della nostra scuola sono diventati aree dedicate a teatro, fotografia, danza, canto.
Grazie al talento di sei studentesse, Alessia Paroni, Anna Andrea Gulino, Sandra Alisa Maftei, Elisa Ciotti, Anna Almberger e Anna Vittoria Sorokin, il liceo si è infatti aggiudicato il progetto nazionale “La Coscienza di Zeta”, sviluppato da Lactalis Italia. L'idea era quella di raccontare che cosa gli adolescenti hanno dovuto sostenere in termini di sforzo psicologico durante la pandemia e capire come, con le loro idee, si possa ritrovare il giusto equilibrio emotivo e più fiducia nel futuro.
L’idea vincente proposta dagli studenti del nostro liceo ha avuto la meglio nella sana e costruttiva competizione di idee e visioni che li ha visti contrapposti in un lungo percorso guidato dagli esperti di Laboratorio Adolescenza – associazione che promuove lo studio e la ricerca sugli adolescenti - agli studenti di altre 5 cinque scuole: l’Istituto Tecnico Cossa di Pavia, l’Istituto Tecnico Economico Bodoni e l’Itis Leonardo da Vinci di Parma, l’Istituto Stefanelli di Mondragone (Caserta) e l’Istituto Superiore E. Fermi – Eredia di Catania.
A essere premiata è stata l’idea di controbattere alle difficoltà dando sfogo al talento, alla creatività e alla fantasia: in altre parole alla voglia di rivincita di una generazione nei confronti di un evento che, pur nella sua drammaticità, non ha prevalso sul desiderio di tornare a socializzare condividendo quegli interessi e quelle passioni in grado di favorire la crescita umana e culturale in un’età così delicata.
L’evento “Festa da Capa: la rinascita dell’arte” ha rappresentato il ritorno alla socialità post Covid: una mattinata di arte e socializzazione negli spazi verdi del liceo. Il nome “Festa da Capa” prende spunto dall’unione delle iniziali delle sei ragazze organizzatrici e dalle iniziali dei gruppi extrascolastici coinvolti, un totale di 40 alunni. I lavori hanno avuto la supervisione di un nutrito corpo docente: le professoresse Francesca Bonfanti e Francesca Ciccone hanno affiancato le sei studentesse organizzatrici; i professori Anna Maria Rossi, Mauro Croce e Bruno Fontanini hanno seguito i gruppi extrascolastici; la professoressa Angela Schinella, in qualità di referente dell’Istituto per i progetti PCTO (ex alternanza scuola-lavoro).
A partire dalle ore 10 di sabato 11 giugno si sono animati gli spazi adibiti all’arte: nel cortile della scuola si sono esibiti alcuni gruppi studenteschi (coro, danza) e altri hanno presentato la loro attività (teatro, Preludio), mentre in una tensostruttura adiacente è stata allestita una mostra fotografica con gli scatti relativi alla quotidianità al tempo del Covid-19.
Per un giorno la scuola è diventata un grande laboratorio a cielo aperto dove gli studenti hanno voluto invitare anche le Istituzioni locali per raccontare la vivacità e la vitalità di una Generazione che a torto spesso viene dipinta come svogliata o priva di veri interessi. Il fine ultimo della giornata è stato quello di celebrare il valore della socialità come momento importante per la crescita attraverso il dialogo, lo scambio di esperienze e quella sana spensieratezza che non sempre è stata scontata negli ultimi due anni.
“Come Sindaco della Città di Udine sono orgoglioso che una delle nostre scuole più prestigiose, il Liceo Scientifico “Giovanni Marinelli”, si sia aggiudicata il progetto nazionale proposto dal Gruppo Lactalis Italia. “Festa da Capa” è un proposito di rinascita artistica che parte dai giovani, da chi forse ha più sofferto l’isolamento sociale, e che ci stimola a supportarli, dando concretezza ai loro sogni. È stato creato da un team tutto femminile, dalle sei studentesse coinvolte alle due docenti che hanno coordinato il progetto. E anche questo è un significativo segno di speranza per tutti”, ha affermato Pietro Fontanini, sindaco di Udine.
"Quello che si è svolto al Marinelli è un modo innovativo di finire l'anno scolastico. Sperimentiamo questa progettualità e poi tireremo le somme. Intanto grazie a docenti e studenti per quello che sono riusciti a progettare”, ha dichiarato il nostro Dirigente Scolastico.
“Questo progetto si è rivelato un viaggio appassionante all’interno di una Generazione che ci siamo accorti chiede non solo di essere ascoltata e compresa ma anche stimolata per costruire risposte ad un disagio maturato per effetto delle ripetute restrizioni da lockdown. La ricca gara di idee a cui abbiamo assistito ci conforta del fatto che, dando valore ai giovani, possiamo contribuire a creare una società più aperta, solidale e fiduciosa verso il futuro”, ha sostenuto Vittorio Fiore, Direttore Comunicazione e Relazioni esterne di Lactalis in Italia.
Anche la stampa locale ha dato ampio risalto all'evento, come si può leggere di seguito (a seguire immagini dell'evento).