
Nell’articolo, pubblicato sul quotidiano “Messaggero Veneto” l’11 settembre 2021 e che riportiamo in calce a questo post, l’ex Sindaco di Udine, attuale Consigliere Regionale, Prof. Furio Honsell, con toni appassionati e vigorosi, sostiene che la dimensione centrale e regionale della città di Udine dovrebbe manifestarsi in modo evidente e significativo anche attraverso forme di valorizzazione di un patrimonio di non poco conto: la popolazione studentesca che frequenta i luoghi cittadini quotidianamente. Tale valorizzazione si dovrebbe manifestare soprattutto a livello formativo e culturale ma, si sa, la cultura necessita di scambi, confronti e incontri e la dimensione del virtuale non è sufficiente - lo abbiamo sperimentato in occasione del lockdown e della didattica a distanza -; servono infrastrutture fisiche adeguate, luoghi reali e non solo virtuali per vivere in prima persona, attraverso l’incontro, la formazione, la crescita e il progresso, a livello individuale e collettivo.
Il Prof. Honsell invita allora chi gestisce le risorse economiche a livello politico ad avere il coraggio di “pensare in grande”, ad abbracciare progettualità innovative ed eco sostenibili per la creazione di infrastrutture che consentano di unire e intrecciare tra loro percorsi professionali, di vita e di studio. Ecco allora la proposta concreta: il Comune di Udine potrebbe acquistare l’area Ex Dormisch di Udine e investire in un progetto di recupero e riqualificazione di quell’area industriale dismessa per renderla un centro formativo, culturale e polifunzionale, a disposizione degli studenti e dei cittadini. La proposta a cui si riferisce Honsell è la proposta contenuta nel progetto elaborato da alcuni studenti del Marinelli qualche anno fa, illustrata in occasione del Friuli Future Forum di Udine, ma ripresa e rivisitata anche di recente per essere presentata ad un concorso internazionale e regionale, promosso dal CEI (Central European Initiative), nel maggio 2021. Il prof. Honsell si fa promotore in modo attivo di questo progetto e invita ad una visione lungimirante e concreta di speranza per il futuro dei nostri giovani. Curioso … il progetto originario, promosso dal Liceo Marinelli, si presentava con il titolo “A due passi dal nostro futuro” e la dimensione progettuale nasceva proprio a seguito di una indagine tra gli studenti delle Scuole Superiori di Udine, che metteva in forte evidenza la carenza di spazi adeguati per una vera didattica innovativa, fatta di esperienze, di laboratori scientifici e linguistici, di biblioteche e mediateche per la ricerca delle fonti, ma anche di spazi di incontro, di scambio e di conoscenza di esperienze artistiche e culturali in genere; luoghi dove aprirsi alla città e al mondo, dove crescere e apprendere in modo più dinamico e adeguato alla odierna complessità. Trasformare quella che appare oggi come una “balena spiaggiata”, adagiata nel cuore pulsante della città, in uno spazio creativo, propositivo, generativo … questo sarebbe il sogno e la proposta concreta dei nostri giovani e questa sarebbe anche una bella scommessa per far rivivere una parte storica della città di Udine, attraverso la cultura del recupero e della riqualificazione di aree dismesse, unita alla sostenibilità ambientale. Insomma, nel progetto promosso dal liceo Marinelli c’è tutto questo, ideato e costruito grazie a proposte concrete, che abbracciano una dimensione prospettica futura … il futuro dei nostri giovani e della nostra città. Noi siamo pronti ad accettare la scommessa e contribuire, assieme a chi lo vorrà, in modo costruttivo a realizzare questo sogno.
Angela Schinella
Liceo G. Marinelli di Udine